Virgilio e Palazzo Donn’Anna, il Munaciello e il Diavolo di Mergellina, il Cristo velato e altre storie: quindici racconti che ripercorrono luoghi, personaggi ed episodi napoletani, senza rinunciare all’amabile capacità di credere ancora al meraviglioso e al fantastico. Lo sguardo curioso e appassionato di Matilde Serao sconfina nella mitologia, insegue...
Con splendide illustrazioni a colori e ingegnosi elementi interattivi progettati dal pluripremiato studio MinaLima, questa straordinaria edizione del terzo libro della saga di Harry Potter stupirà e incanterà i lettori di tutte le età. Per dodici lunghi anni, la spaventosa fortezza di Azkaban ha racchiuso un famigerato prigioniero chiamato Sirius Black....
In un flusso di emozioni che attingono dalla malinconia, dal sorriso, dall’onirico e dalla realtà asciutta e tagliente, Ersilia Saffiotti riavvolge le sue proprie storie di donna alla ricerca di sé,
del proprio angelo custode, scugnizzo come lei, e della sua napoletanità impastata di carne e di levità. La vita irrompe attraverso Màriam, riconosciuta in...
Il giardino è il luogo dove l`uomo cerca di ritrovare il paradiso terrestre, l`armonia perduta con la natura. Non a caso paradiso, in molte culture, è sinonimo di giardino e nelle descrizioni di tutti i tempi questo termine evoca la bellezza e il fascino di un luogo. Il giardino è un frammento del mondo, dove il committente riflette la sua personalità, i...
Preparati ad essere abbagliato da questa nuova edizione di J.K. Harry Potter e la camera dei segreti di J.K. Rowling, disegnato e illustrato da MinaLima. Con oltre 150 illustrazioni a colori e otto esclusivi elementi interattivi di cartotecnica pop-up! I lettori possono incontrare il Platano Picchiatore, rivelare la scala a chiocciola dell`ufficio di...
Nel 1923, sollecitato dai problemi di critica e di metodo allora urgenti in lui, Croce giunse finalmente a realizzare un progetto a lungo meditato: un’opera complessiva di storia del Mezzogiorno. La differenza fra le due Italie appariva infatti, come tante altre volte prima e dopo, irrimediabile, e portava a diagnosi e a previsioni sconsolate. Nello stesso tempo maturava ormai nel pensiero di Croce una nuova concezione – quella della storia etico-politica –, che sarebbe rimasta poi come la sua più tipica e originale teoria storiografica: essa considera le vicende storiche come un processo essenzialmente spirituale e culturale nel corso del quale, grazie alla spinta morale degli uomini e dei gruppi che se ne fanno portatori, si elaborano istituzioni e stati, diritto e società, tecniche ed economie, procedure e prassi – e si assiste a ogni passo all’avventuroso evolversi della libertà. In tale quadro la storia del Mezzogiorno sfugge finalmente a quelle acritiche esaltazioni o condanne totali così frequenti anche oggi, come anche alle recriminazioni sul malgoverno o sulle dominazioni quali spiegazioni onnivalenti della negatività storica del Mezzogiorno. Il disegno di Croce è invece estremamente mosso e suggestivo: la storia di un paese identificata con quella della nazione che vi si formò dal XIII secolo in poi, l’alternarsi di grandi momenti creativi come pure di crisi e involuzioni, lo stretto intreccio con la storia italiana ed europea. Prende inoltre risalto la ricchezza di espressioni civili e culturali delle vicende politiche e sociali connesse al lungo contrasto fra re e baroni, alla costruzione di uno stato moderno, allo sforzo di riformarlo in senso europeo e liberale, cui fece seguito la dissoluzione provocata dal mancato conseguimento di una tale riforma.
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Nel 1923, sollecitato dai problemi di critica e di metodo allora urgenti in lui, Croce giunse finalmente a realizzare un progetto a lungo meditato: un’opera complessiva di storia del Mezzogiorno. La differenza fra le due Italie appariva infatti, come tante altre volte prima e dopo, irrimediabile, e portava a diagnosi e a previsioni sconsolate. Nello stesso tempo maturava ormai nel pensiero di Croce una nuova concezione – quella della storia etico-politica –, che sarebbe rimasta poi come la sua più tipica e originale teoria storiografica: essa considera le vicende storiche come un processo essenzialmente spirituale e culturale nel corso del quale, grazie alla spinta morale degli uomini e dei gruppi che se ne fanno portatori, si elaborano istituzioni e stati, diritto e società, tecniche ed economie, procedure e prassi – e si assiste a ogni passo all’avventuroso evolversi della libertà. In tale quadro la storia del Mezzogiorno sfugge finalmente a quelle acritiche esaltazioni o condanne totali così frequenti anche oggi, come anche alle recriminazioni sul malgoverno o sulle dominazioni quali spiegazioni onnivalenti della negatività storica del Mezzogiorno. Il disegno di Croce è invece estremamente mosso e suggestivo: la storia di un paese identificata con quella della nazione che vi si formò dal XIII secolo in poi, l’alternarsi di grandi momenti creativi come pure di crisi e involuzioni, lo stretto intreccio con la storia italiana ed europea. Prende inoltre risalto la ricchezza di espressioni civili e culturali delle vicende politiche e sociali connesse al lungo contrasto fra re e baroni, alla costruzione di uno stato moderno, allo sforzo di riformarlo in senso europeo e liberale, cui fece seguito la dissoluzione provocata dal mancato conseguimento di una tale riforma.
Alfonso V Re d`Aragona, detto il Magnanimo, diede origine nel 1442 nel Regno di Napoli alla nuova dinastia aragonese, che sarebbe rimasta su quel trono sino alla fine del Quattrocento. Per un lungo periodo, con lo stesso fondatore e con il suo secondo esponente Ferdinando I, comunemente chiamato Ferrante - per i suoi natali illegittimi subentrato al padre...